L’AUTUNNO
Timida una foglia
dal ramo si è staccata,
sulla mia spalla lieve si posa
quasi mi accarezzasse
leggera, come un sogno
che non ti appartiene ma ti sfiora.
Novembre si affaccia
grigio di nuvole, gonfio di vento
mi ricorda di Te, bell’uomo,
dei tuoi passi lenti
che calpestano le foglie del viale
del tuo ultimo saluto.
L’autunno, la fine di un anno che avanza
la fine di un sogno o forse un’idea
per iniziare nuovamente a sognare,
per lasciarsi andare
al marrone sbiadito delle foglie
e con loro in alto volare,
toccare il cielo con un dito
e sulla nuda terra riposare.
A novembre l’ultimo abbraccio, l’ultimo bacio
tra le ultime foglie bagnate di pioggia
ed i miei occhi perduti tra le lacrime,
mentre indelebile nella mia anima respiri
scorre l’autunno e si affaccia l’inverno
e…
attendo di Te l’arrivo in primavera
le tue labbra sulle mie labbra
la tua carne, la mia carne
il fuoco che brucia la passione
i respiri che si confondono
la fine di un sogno…
l’inizio di una realtà.
© Silvana Stremiz
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