Novembre
È novembre,
i fantasmi della vita corrono
sulla semplicità dei bambini,
volti passati si stagliano
nel ricordo di antichi calendari,
uomini chiusi in un sonno che non stride,
si risvegliano con un tenue tepore
generando prudenti propositi.
Noi, appoggiati sulla brezza di una malinconia,
dove non ci sono più lacrime
ma solo uno sguardo perso,
ci consumiamo dietro presenze sfocate
e c’invitano a migrar verso desideri
incagliati in un veliero
che declina nella mischia
di superflue parole.
Salvatore Monetti
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