Ho la stanchezza negli occhi
di un viaggio mai iniziato.
Alla ricerca di una meta
senza gioia, né memoria,
tra ombrose e velate lune,
resto curvo tra le brame della mente
e i pensieri che come onde giocano
nell’attesa che il corpo liberi lo spirito
trascinandolo in un silenzio supplichevole.
Il ribelle impeto si agita
senza lacrime, né vita, né morte,
tutto resta immobile
in questa selva, infida e cupa,
dove il tempo atroce, stupendo,
assurdo e illogico
divora l’anima
in una sofferenza inutile.
Da “Resilienza” di Salvatore Monetti, edito da MREDITORI
Nessun commento:
Posta un commento