La mia penna
scivola,
come un fiume...
rapida,
verso il mare.
Le parole,
come melodia lontana,
sorgono...
all'improvviso...
rivelando…
i versi segreti dell'anima.
Come messaggero divino,
avanzo...
senza una riva...
senza una meta...
Lassu',
dietro al muro,
dietro ad un platano verdeggiante...
i tuoi lineamenti,
troneggiano...
come dea bronzea...
scolpita
dall’immobilità del tempo,
che seppe amare due anime...
in cerca di un presente continuo,
che si respinge
e...
si avvicina
interminabilmente.
Solo l'amore s'impiglia...
tra le carni aggrovigliate...
sfiorandosi...
toccandosi...
possedendosi...
Un grido,
un sogno,
un desiderio,
un rumore...
e...
ti allontani a piedi nudi...
silenziosa...
di un silenzio singolare...
come se abitasse da sempre...
nella mia carne...
Allora,
corro...
fino alle calle...
sfinito,
senza fiato,
ti raggiungo...
Mi appari,
ancor piu’ bella,
e...
in quel sorriso fugace
comprendo...
che la nostra impresa non è disperata...
E' solo un desiderio di sfuggire alla sorte,
oramai svuotata,
degli ultimi...
rimasugli vitali...
Salvatore Monetti
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