A Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e ai ragazzi della scorta
ANGELI SENZA ALI
Ora so che nell’alto del cielo ci sono Angeli senza Ali.
Mi confronto con mia madre e con quello che mi ha
insegnato. "Figlio mio" mi diceva: “ogni bambino ha
il suo Angelo Custode”. Io di Angeli non ne ho mai visti.
Son dovuto diventare adulto,
grande e maturo per
conoscere gli Angeli.
Li ho visti, li ho toccati, erano
come me: senza ali, senza aureola.
Uomo che non credevi al coraggio terreno,
era travolto dai tuoi problemi. Eri confuso e
senza ideali, ora non più, li hai ritrovati.
Tra pezzi di vetro e lamiere roventi, nel
fumo e nel fuoco sparsi nel vento,
tu hai visto volare sopra di te due anime
bianche e ti sei chiesto: “PERCHE’?”
Uno era un padre con moglie e dei figli,
l’altro, per scelta, una corta famiglia.
Gente normale ma che credeva, in un
mondo migliore trasparente e sereno.
Qualcuno dall’alto non ha voluto e ci ha
privato del nostro futuro. Non hanno
capito, non hanno compreso, che
soltanto due corpi loro hanno preso.
Da allora nei cieli, ovunque tu guardi,
ci sono due Angeli…con lo stesso sguardo.
Napoli, agosto 1992
c.barretta
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