Maya Cau
NON PIÙ
Non più aspettare
che mi capiti un giorno
scalzo di pensieri e ricco
di inattese sorprese.
Non più assurde coincidenze
che fuggono e non incontrano
mai il mio tempo.
Non è bello attendere
di potermi dissetare del
tuo corpo con nettare appassito
e insapore.
Non posso fermare un capo chino
che sussurra alla sua amata
parole d'amore.
Non posso rompere ampolle
di cristallo sulle mie ferite.
Non ho la speranza di amarti
se tu non mi appartieni.
Rami spezzati mi cadono addosso,
spietati mettono radici in me,
il mio viso segnano di dolore.
Il tempo , padre affettuoso
dice basta, mi porge
una scala di cristallo affinché
possa raggiungere la via
dell'oblio per porre fine
a questa sofferenza.
Maria Cau
D.R.L633/1941
NON PIÙ
Non più aspettare
che mi capiti un giorno
scalzo di pensieri e ricco
di inattese sorprese.
Non più assurde coincidenze
che fuggono e non incontrano
mai il mio tempo.
Non è bello attendere
di potermi dissetare del
tuo corpo con nettare appassito
e insapore.
Non posso fermare un capo chino
che sussurra alla sua amata
parole d'amore.
Non posso rompere ampolle
di cristallo sulle mie ferite.
Non ho la speranza di amarti
se tu non mi appartieni.
Rami spezzati mi cadono addosso,
spietati mettono radici in me,
il mio viso segnano di dolore.
Il tempo , padre affettuoso
dice basta, mi porge
una scala di cristallo affinché
possa raggiungere la via
dell'oblio per porre fine
a questa sofferenza.
Maria Cau
D.R.L633/1941
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