Quell’addio
Mi lasciasti
con un algido addio,
come la pioggia
che scrosciante scendeva
quella sera,
lavando le lacrime
dal mio viso triste.
Non ti voltasti,
in quel viale
si spensero i lampioni,
forse solo per me,
e io, non ti vidi più,
solo il calpestio dei tuoi passi
allontanarsi, udivo,
e
prepotente rombo
del silenzio
irrompeva nei miei pensieri.
Udii il treno arrivare,
non lo vidi,
fitta nebbia era calata,
ma continuai a guardare,
mi avvicinai ai binari,
sperando di vederti
un’ultima volta.
Non vidi nulla…
Fredda solitudine m’avvolse!
Lacrime di sale,
bruciavano i miei occhi!
Ancora oggi,
odo i tuoi passi andare via
sull’asfalto bagnato
dalla pioggia,
nel viale
che porta alla stazione.
Silvana fulcini 24/06/209
Mi lasciasti
con un algido addio,
come la pioggia
che scrosciante scendeva
quella sera,
lavando le lacrime
dal mio viso triste.
Non ti voltasti,
in quel viale
si spensero i lampioni,
forse solo per me,
e io, non ti vidi più,
solo il calpestio dei tuoi passi
allontanarsi, udivo,
e
prepotente rombo
del silenzio
irrompeva nei miei pensieri.
Udii il treno arrivare,
non lo vidi,
fitta nebbia era calata,
ma continuai a guardare,
mi avvicinai ai binari,
sperando di vederti
un’ultima volta.
Non vidi nulla…
Fredda solitudine m’avvolse!
Lacrime di sale,
bruciavano i miei occhi!
Ancora oggi,
odo i tuoi passi andare via
sull’asfalto bagnato
dalla pioggia,
nel viale
che porta alla stazione.
Silvana fulcini 24/06/209
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